IL PALAZZO RE-MERIS, IL MUSEO DELLA SETA E LA RACCOLTA C’ERA UNA VOLTA

Nel cuore storico di Ranzanico, in una posizione da cui si domina tutto il lago di Endine, si colloca l’antico edificio che, dopo lunghi e costosi interventi, è tornato alla sua originaria bellezza.

L’edificio acquisito da una famiglia Suardi è ora visibile nella sua versione ottocentesca, a cui risale il colonnato in arenaria che mimetizza la retrostante parte di origine settecentesca. Il palazzo ha cambiato varie denominazioni nel corso del tempo, in base al cognome della famiglia proprietaria: prima Gelmi, poi Suardi, infine Palazzo Meris e Palazzo Re; oggi prevale l’utilizzo congiunto dei due ultimi nomi, palazzo Re-Meris.

Nelle sale al piano terra di questa residenza si può scoprire come nasce la seta, seguendo tutto il processo attraverso un percorso a tappe, visionando le tecnologie originali del XIX – XX secolo. Dall’intreccio di fili di seta nasce questo museo, “Fal’Fil” è il suo nome, come nella tradizione locale: in bergamasco quest’espressione significa “fare il filo”. E come si fa il filo di seta lo si impara tra i camini in pietra e le decorazioni liberty di questo palazzo, in un viaggio tra storia e artigianato che parte dalla bachicoltura, per arrivare alla realizzazione di splendidi e preziosi tessuti.

Tra le sale di Palazzo Re, attraverso la storia della seta, si ripercorre anche la storia artigianale e industriale della valle stessa, delle sue genti e del suo ambiente, che aveva tra i protagonisti il gelso, un albero la cui coltura era fondamentale per l’avvio dell’intera filiera. I bachi da seta infatti si alimentano con le foglie di questa pianta, che costituiva il loro unico nutrimento.

Una collezione di fotografie d’epoca svela il contesto in cui quest’attività di alto artigianato si svolgeva, mentre un’area espositiva presenta al pubblico i risultati della lavorazione: filati e tessuti pregiatissimi che dalla Val Cavallina venivano poi commerciati in Italia e all’estero. Parte del patrimonio del museo è anche una raccolta di bozzoli provenienti da ogni angolo del mondo: una curiosità recuperata prima che andasse perduta per sempre in seguito alla chiusura di un’azienda della Val Cavallina.

Salendo al primo e secondo piano si potrà scoprire l’allestimento permanente della raccolta “C’era una volta”, realizzato a cura dell’Associazione Arte in Valle per far rivivere in maniera verosimile l’atmosfera di alcune ambientazioni di vita quotidiana. All’esterno si può ammirare un vasto brolo-giardino con terrazzi degradanti sul pendio collinare.

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Palazzo Re Meris

Museo della Seta

Raccolta C’era una Volta

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