LA CHIESA DELL’ORATORIO DI SAN BERNARDINO

Molto probabilmente risale alla forte tradizione bergamasca per la presenza di san Bernardino da Siena e alla profonda devozione della popolazione locale che a lui ha dedicato questo Oratorio, realizzato sul finire del Quattrocento grazie al finanziamento dei Gardoni, una ricca famiglia del posto.

La chiesa sorge in una posizione panoramica lungo il tracciato che in antichità collegava Ranzanico a Endine, su una terrazza naturale.

Imprenditoria, commercio, etica del lavoro e prediche contro l’usura e le case da gioco. Con una simile agenda il monaco francescano Bernardino sarà uno dei religiosi chiave della nostra storia religiosa. Le sue visite nel territorio bergamasco, tra Gandino e Lovere furono accompagnate dalla sua predicazione fortemente suggestiva in grado di trascinare sia il popolo, ma ancor più nobili e commercianti. All’interno dell’oratorio potrete osservare le due date che compaiono negli affreschi sulle pareti: 1503 e 1517, due riferimenti che si intrecciano con lo stile gotico dei soggetti, diffusosi in Val Cavallina attraverso l’opera di artisti che dall’Europa Centrale erano giunti a Bergamo dopo aver lavorato anche in Tirolo e Valle Camonica. Sant’Antonio da Padova e la Madonna in Trono sono protagonisti della pala d’altare maggiore dell’Oratorio in cui compare anche San Bernardino; un importante intervento di restauro ha recuperato il pavimento in cotto e il soffitto a cassettoni della chiesa, a cui si accede attraverso un portale in pietra di Sarnico.

Dal portico settecentesco della chiesa di San Bernardino si nota anche un cippo, posto a memoria della resistenza partigiana che in Val Cavallina scrisse alcune delle sue pagine più importanti e tragiche.

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